Cloudflare, società globale che opera nel settore delle infrastrutture Internet, chiede di essere esclusa dalla prossima Piracy Watch List della Commissione Europea. Pur riconoscendo le preoccupazioni sollevate da gruppi di detentori di diritti riguardo all’utilizzo dei suoi servizi da parte di piattaforme pirata, Cloudflare afferma il proprio impegno nell’affrontare il problema della pirateria, nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza degli utenti.
Che cosa è la Privacy Watch List dell’Unione Europea
La Piracy Watch List dell’Unione Europea è un elenco pubblicato dalla Commissione Europea che identifica siti web e mercati fisici situati fuori dall’Unione Europea che sono accusati di violare i diritti d’autore e i diritti di proprietà intellettuale (IP) dei produttori e dei detentori di diritti dell’UE. L’elenco è stato istituito per aiutare gli Stati membri dell’UE a prendere azioni contro la pirateria e la contraffazione, e per promuovere la cooperazione tra gli Stati membri e i paesi terzi per contrastare queste attività illegali.
La Piracy Watch List è basata sulla raccolta di informazioni da parte della Commissione Europea, degli Stati membri dell’UE e di altre organizzazioni, e include siti web e mercati fisici che sono accusati di:
- Offrire contenuti protetti da diritto d’autore, come film, musica e software, senza il consenso dei titolari dei diritti;
- Vendere prodotti contraffatti, come dispositivi elettronici, abbigliamento e accessori, che sono identici ai prodotti originali ma non sono autorizzati dai detentori dei diritti;
- Fornire servizi di streaming o di download illegale di contenuti protetti da diritto d’autore.
L’elenco non è esclusivo e non contiene informazioni sulla responsabilità penale o civile dei soggetti elencati. La Piracy Watch List è regolarmente aggiornata (ogni 2 anni, ultimo aggiornamento Dicembre 2022) e revisionata, con lo scopo di garantire l’accuratezza delle informazioni disponibili sulla pirateria e la contraffazione.
le motivazioni di Cloudflare
Secondo Cloudflare, la Watch List dovrebbe concentrarsi sull’identificazione degli attori illegali, ovvero i siti e i servizi pirata, piuttosto che diventare una piattaforma per la difesa delle politiche o per fare pressione sugli intermediari affinché condividano le informazioni sui clienti. Cloudflare sottolinea la sua collaborazione con i titolari dei diritti attraverso il programma Trusted Reporter**, che fornisce informazioni aggiuntive sulle violazioni segnalate.
L’azienda ritiene che la disconnessione dei clienti basata esclusivamente su denunce di pirateria non sia né legalmente richiesta né efficace, in quanto i siti pirata possono facilmente migrare verso altri provider di hosting. Cloudflare invita i detentori dei diritti a concentrare i propri sforzi nel colpire le fonti reali dei contenuti pirata piuttosto che gli intermediari come lei.
In sostanza, Cloudflare sostiene un approccio equilibrato che affronti il problema della pirateria senza compromettere la privacy e la sicurezza degli utenti o soffocare l’innovazione tecnologica.
**Il Trusted Reporter Program di Cloudflare sostiene le organizzazioni che proteggono la proprietà intellettuale, i diritti umani e la libertà di parola online Tra le organizzazioni eleggibili vi sono gruppi per i diritti delle minoranze, organizzazioni per i diritti umani, media indipendenti, gruppi artistici e programmi di protezione della democrazia Il programma fornisce servizi gratuiti di cybersecurity, tra cui l’accesso ai dati sensibili dell’host e la gestione prioritaria delle segnalazioni di abuso. Tali dati non sono di dominio Pubblico.
Questa lettera e la posizione di Cloudflare in merito presuppone un no anche alle richieste di Dazn, risalenti al Luglio scorso, ed a quelle di Piracy Shield supportata dall’approvazione degli ultimi emendamenti del Decreto Omnibus (emendamento 6.0.36)
Testo integrale ed originale (Inglese) della lettera di Cloudflare (pdf)